Non scrivo più, è un dato di fatto. Non scrivo perchè non c'è quella scintilla solita che mi fà chiaccherare e mi spinge a voler buttar giù quattro righe. Il 2007 si stà concludendo su sè stesso, e questo per mè è un bene, forse l'anno più buio che abbia mai attraversato, forse quello che mi è servito per capire molte cose, in ogni caso aspetto il succedersi delle date per cercare di ripartire verso un futuro migliore. L'anno con più brutti momenti che a volte per il loro rapido susseguirsi non mi hanno lasciato il tempo di accorgermi di quanto potevo stare male. Una mia cara amica mi ha detto che ho la forza per stare in piedi, mi ha detto che sono capace di venirne fuori ed io gli credo anche perchè ce l'ho dempre fatta finora e spero davvero di riuscire sempre ad alzarmi. Non è successo praticamente nulla di rilevamente dall'ultimo post pubblicato, non sono depresso, non
sono triste, non sono felice, semplicemente come tutti alterno tutte le emozioni nei momenti delle nostre vite. Solo che molti sono stati negativi ecco tutto. Poi sono il solito Max come tutti sanno che è dotato di quell'insana voglia di ridere e l'autoironia che mi ha permesso sempre di voltare la clessidra e cambiare le cose. Mi restano comunque delle speranze per questo 2007, e senza di quelle nessuna persona può pensare di proseguire, sono delle possibilità alle quali è impossibile rinunciare anche se bisogna accettare che non è detto che poi le cose possano cambiare. Ne sarebbe giusto aggrapparsi solo ad esse. Purtroppo per chi legge io mi cimento anche a scrivere dei versi (nel vero senso della parola) e qui di seguito ho trascritto la mia ultima opera che come le altre che ho sempre scritto non ha nulla a che fare con l'allegria... A mè piacciono così le poesie, con questo tipo di profondità che io nel mio metro di creazione gli attribuisco, e che poi escono e non è giusto che vadano perse e questa cosa vale per tutti, scrivete, leggete, sognate, vi garantisco che vi sentirete meglio e potrete capire di più voi stessi.
Freddo
E abbiamo dimenticato il colore del cielo
Come cristalli ghiacciati ed echi profondi
siamo scesi nel buio e da lì abbiamo trovato
il momento per essere
il momento per stare
il momento per tornare
Le lacrime sanno di mari salati
gli attimi fuggono verso la luce
come un urlo concavo si risale
Poi nel grigiore dell'alba i sogni
evaporano come un dolce sospiro e
lasciano deserti di roccia e mostri
dell'anima, ma poi accecati dal fulgore
del nostro credere emergiamo come un sol
uomo fuori dai nostri ricordi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Speak as you eat....
Bot thank's for your contribute, in the my blog i write this for my pleasure not for commercial use..
Posta un commento